“English
for Radio Amateurs” č un corso di lingua inglese progettato e
realizzato per i radioamatori italiani che desiderano capire meglio i
messaggi ricevuti (understanding)
e migliorare la qualitą dei loro interventi (speaking),
specialmente sul piano della pronuncia, durante i collegamenti in
fonia con interlocutori anglofoni.
Il
corso č organizzato in pagine in cui si presentano le fasi pił
importanti di un QSO e un'ampia raccolta di varianti sugli argomenti
che sono pił frequentemente trattati nei collegamenti tra operatori
appartenenti a diverse comunitą linguistiche.
Tutte
le espressioni in lingua inglese sono lette da un “native speaker”
e sono trascritte usando i simboli dell'Alfabeto Fonetico
Internazionale.
L'attivitą
che si presume possa essere pił efficace per conseguire i risultati
cui si faceva cenno all'inizio, č quella di “ascolto e
ripetizione” (listen and repeat) dei modelli e delle
varianti.
Naturalmente,
il nominativo, il nome, il QTH e tutte le informazioni sulle
apparecchiature e sulle antenne dell'operatore interessato dovranno
sostituire gradualmente le corrispondenti espressioni proposte nei
modelli.
La
reale applicazione nei QSO di quanto appreso costituisce il momento
del controllo dei progressi.
I
testi e le trascrizioni sono raccolti in un file pdf che puņ essere
scaricato e stampato.
I file audio possono essere scaricati e
ascoltati con qualsiasi riproduttore quando il computer e il
collegamento a Internet non sono disponibili.
Sono
previsti tre tipi di esercizi di revisione:
1- Listen and
repeat, che é un esercizio di ascolto e ripetizione per
migliorare la pronuncia.
3- Spelling, che consente di
ascoltare lo spelling di singole parole o di brevi frasi.
2- Fill
in the blanks, che richiede il reinserimento delle parole
mancanti in un testo.
Il
corso contiene anche una pagina riservata al ripasso della pronuncia
dei simboli dell'International Phonetic Alphabet e una che presenta
vari articoli che possono essere utili per approfondire
alcune tematiche di carattere linguistico.
- Chi
avesse necessitą di rinfrescare le nozioni sulla trascrizione fonetica,
puņ leggere le note che seguono.
-
- La International Phonetic Association č stata fondata con lo scopo di elaborare un alfabeto
contenente un simbolo per ciascun suono usato dagli esseri umani per la
comunicazione, senza ambiguitą e senza approssimazioni, da impiegare
per trascrivere la pronuncia delle parole, in qualsiasi lingua. Esiste,
naturalmente, una terminologia specifica per trattare questi argomenti,
ma ai nostri fini sarą sufficiente continuare a parlare di simboli che
ci servono per rappresentare in forma scritta i suoni che compongono le
parole che vogliamo usare.
- L'alfabeto
elaborato dalla International Phonetic
Association si chiama International
Phonetic Alphabet e, nella sua forma estesa,
contiene centinaia di simboli che rappresentano anche suoni che,
verosimilmente, non useremo mai durante i nostri QSO.
- Noi useremo quasi
sempre i simboli dell'alfabeto italiano che gią conosciamo e ne
aggiungeremo solamente una trentina per eliminare le ambiguitą e per
rappresentare i suoni che non si usano nella nostra lingua. Riserveremo
una particolare attenzione ai simboli riguardanti la pronuncia dei
suoni che compongono le parole della lingua inglese, che č sicuramente
la pił utilizzata nei collegamenti radio internazionali. La pronuncia
sarą annotata tra parentesi quadre.
Alfabeto
fonetico
internazionale ridotto
- Vocali
- Semplifichiamo,
per quanto possibile, l'elenco delle vocali e usiamo i simboli
dell'alfabeto italiano (a, i, u) ai quali aggiungiamo solamente:
-
[e]
e chiusa
(é) come
nell'italiano velo [velo].
-
[ε] e aperta (č) come nell'italiano cartello [kar'tεllɔ].
-
[ę]
suono intermedio tra la a ed e come nell'inglese map [męp].
-
[o]
o chiusa
come nell'italiano Roma ['roma].
-
[ɔ]
o aperta
come nell'italiano cotto [cɔtto] o nell'inglese golf [gɔlf].
-
[y]
i pronunciata
con le labbra protruse come per pronunciare una u, come nel francese bureau [by'ro] o nel tedesco für [fyr].
-
[ʌ]
vocale intermedia tra la a e la o, come nell'inglese run [rʌn].
-
[ə] č
il suono con cui finisce la maggior parte delle parole di molti
dialetti dell'Italia meridionale, come [panə
], [vinə] , oppure, come nell'inglese the [šə].
-
[j]
semivocale, come nell'italiano ieri ['jεri] o nell'inglese you [ju]
-
[w]
semivocale, come nell'italiano tuorlo ['twɔrlo] o nell'inglese water ['wɔ:tə].
- Consonanti
- Usiamo i simboli
dell'alfabeto italiano (b, d, f, h, l, m, n, p, r, s, t, v) ai quali
aggiungiamo:
-
-
[θ]
come nell'inglese thing [θiŋ],
simile al suono [t] ma con l'aria che esce
filtrando tra i denti.
-
[š]
come nell'inglese that [šęt], simile
al suono [d] ma con l'aria che esce filtrando tra i denti.
-
[ʃ]
come nell'italiano scena ['ʃεna] o nell'inglese shelf [ʃelf].
-
[ʒ]
come nel francese in jour [ʒu:ʀ] o nell'inglese measure ['meʒə].
-
[tʃ]
come nell'italiano cielo ['tʃεlo] o nell'inglese chat [tʃęt].
-
[k]
come nell'italiano cane ['kane].
-
[dʒ]
come nell'italiano gelo ['dʒεlo].
-
[g]
come nell'italiano gatto ['gatto].
-
[x]
come nello spagnolo Juan [xu'an].
-
[ŋ]
n dorsale, come nell'italiano inganno o nell'inglese writing ['raitiŋ].
-
[ʎ]
come nell'italiano giglio ['dʒiʎo].
-
[ɲ]
come nell'italiano gnomo ['ɲɔmo] - [gn] si
pronuncia, invece, [g] seguito da [n], come nell'inglese magnetic [męg'netik].
-
[ts]
z sorda,
come nell'italiano inizio [i'nitsio].
-
[dz]
z sonora,
come nell'italiano zona ['dzɔna].
-
[s]
s sorda,
come nell'italiano sole ['sole].
-
[z]
s sonora,
(non zeta), come
nell'italiano di rosa ['rɔza].
- Accento,
lunghezza
- Useremo
l'apostrofo ['] per indicare che la sillaba che segue č quella con
l'accento pił forte e i due punti [:] per indicare che la vocale che
precede č lunga.
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(*) Cf. IK6QGE Domenico Felaco, QSO e trascrizione fonetica, RadioRivista
11/2009. |